Scuola di musica e Conservatorio
Scuola di musica, Conservatorio, Master, Accademia superiore: piccola guida trasparente per orientarsi nella scelta degli studi musicali.
Fra gli artisti è diffusa l’idea che il talento musicale “innato” conti per l’1% e che per il 99% si tratti di fatica e studio.
Appresa questa ruvida verità si tratta di scegliere dove “faticare e studiare” e perché. Fino agli anni Ottanta del secolo scorso i fondamenti del Rock o del Jazz venivano trasmessi e appresi con la pratica. Oggi l’offerta è varia: dalle molte Scuole private ai corsi di Jazz e Pop nei Conservatori (non tutti).
I conservatori, e pochissimi istituti parificati, sono gli unici a poter rilasciare titoli di studio (approfondisci), nonostante il fiorire di autoproclamati “corsi professionali”, “master” e “accademie superiori” che catturano l’attenzione dei meno attenti.
Come scegliere?
Per la laurea vedi sopra. L’ammissione al conservatorio passa per la dimostrazione di un (piccolo) talento da coltivare. Qualsiasi percorso – dall’autoapprendimento alle lezioni private, dalla scuola di musica non statale al liceo musicale – può preparare al conservatorio, dove si consegue una laurea triennale o biennale e non più un diploma.
A MusicAlive lo facciamo ogni anno avviando all’ammissione chi è interessato ai corsi Pop e Jazz ma anche ai corsi più tradizionali dedicati alla musica classica.
Non occorre avere un obiettivo così impegnativo per decidere di prendere lezioni di canto o strumento. La stragrande maggioranza dei nostri Soci allievi si trova bene con una lezione individuale settimanale e la possibilità di esibirsi una volta al mese davanti a un pubblico.
Nel prossimo post approfondirò i fattori che aiutano la scelta della scuola migliore in base a obiettivi, disponibilità di tempo e risorse, ecc. br>Nel frattempo ti anticipo che a MusicAlive stiamo pensando a un’associazione di associazioni che unisca gli sforzi di chi condivide la passione per l’insegnamento delle musiche (e alcuni standard elevati di spazi, dotazione e presenza a supporto dei soci) e garantisca chi si associa sulla qualità dell’offerta.
Lello Gnesutta (coordinatore didattico)